Allegrini

La storia della Valpolicella e dei suoi vini più rappresentativi si intreccia indissolubilmente con quella della famiglia Allegrini, presenti in terra veronese sin dal XVI secolo con le loro proprietà terriere ed i tanti vigneti atti a far vino disseminati nelle località più vocate ed importati della denominazione, a confermare quanto corretta sia stata la definizione lasciata dai latini nel dare un nome a queste lande (“val polis cellae”, ovvero la valle delle tante cantine).
Arrivati ormai alla settima generazione, è con Giovanni Allegrini, nonno degli attuali conduttori di oggi Francesco, Matteo, Giovanni e Silvia, che la cantina fa il salto nel gotha della viticoltura italiana ed internazionale grazie all’acquisizione di singoli vigneti collinari, alla sperimentazione nell’uso dei legni così da esaltare il singolo uvaggio ed all’introduzione di moderne tecniche di allevamento ed appassimento.
Sebbene oggi Allegrini sia un gruppo importante con varie tenute anche al di fuori della Valpolicella, il suo cuore batte sempre a Villa della Torre, in territorio di Fumane, al centro di un vigneto di riferimento dove uve del territorio come la Corvina, il Corvinone e la Rondinella la fanno da padrone, ancorate saldamente a suoli calcarei e spesso sfalsate in altezza grazie a muretti a secco che permettono una migliore coltivazione delle uve.
Sono oltre 100 gli ettari vitati di proprietà di Allegrini dove, oltre alle uve sopra menzionate, si incontrano filari di altri grappoli del territorio come la Molinara e l’Oseleta insieme al Sangiovese ed alle uve utilizzate per gli splendidi bianchi del veronese, tutte coltivate in modo rispettoso verso la natura e quanto più sostenibile, anche nell’ottica del conseguire la certificazione di produzione biologica.
In cantina vige un sapiente uso del legno, inclusa la barrique, introdotta da Franco Allegrini in parallelo alla botte grande tipica di queste terre e a nuove tecniche di appassimento delle uve rosse, tali da consegnare vini con personalità straordinarie, tradizionali ma anche moderni nel loro esprimere al meglio i frutti del ricco territorio della Valpolicella, culla di Amarone, di Superiore, di Recioto e di tanti altri vini icona del panorama italiano.