Almaviva
Frutto di un investimento condiviso tra due leggendarie realtà vinicole nei rispettivi paesi e ben oltre i confini nazionali, la francese Baron Philippe de Rothschild e la cilena Concha y Toro, Almaviva nasce nel 1997 con lo spirito di creare sul suolo cileno un vino di eccellenza che, tramite il classico stile bordolese, potesse esprimere al meglio il terroir unico di queste latitudini.
Posizionata nella zona di Puente Alto, all’estremità più elevata della Valle di Maipo, a 650 metri d’altitudine, Almaviva siede al cospetto della Cordigliera Andina, che contribuisce a creare delle condizioni meteorologiche uniche portando venti freddi e forti escursioni tra giorno e notte, tanto da classificare Puente Alto come la zona più fredda di tutta la vallata, caratterizzata da un clima semi-arido a causa di precipitazioni molto contenute e concentrate nel periodo invernale, utili a favorire una maturazione sana e progressiva delle uve.
Zona storicamente vocata alla coltivazione di Cabernet Sauvignon, la varietà più presente nei 60 ettari di Almaviva, la tenuta di Puente Alto accoglie anche altre uve parte del taglio bordelese “alla cilena”, ovvero Carmenere, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot, insistenti su suoli alluvionali, poveri di nutrienti e che favoriscono un corretto drenaggio delle piogge apportando un importante corredo minerale.
Modernissime le pratiche attuate all’interno di una cantina dal design che integra bene estetica e funzionalità, dove si utilizza la gravità per separare le varie fasi di vinificazione e vengono distinte, tramite recipienti della dimensione appropriata, le singole parcelle vendemmiate, prima che il vino, pronto alla maturazione, sia trasferito in legno presso la sala cosiddetta “Grand Chai” per poter quindi intraprendere il suo percorso di affinamento.
Il volto di Almaviva è chiaramente quello di un Giano Bifronte: se da un lato il terroir cileno svolge un ruolo chiave per la splendida riuscita di questo vino insieme ad un logo che rende omaggio all’antica civiltà Mapuche, dall’altro le pratiche enologiche, le tradizioni vinicole e non ultimo il nome, riconducibile alla letteratura del settecento, rimandano tutti alla Francia più pura, celebrando un matrimonio che arricchisce tutti gli appassionati.
Prima referenza dal Sud America, Almaviva entra nell’esclusiva selezione di Winefully forte anche di una costante crescita nell’apprezzamento della critica internazionale, tanto da diventare un riferimento costante nell’offerta di vini provenienti dal cosiddetto nuovo mondo.