Château Haut-Bailly

Situato nel cuore dell’appellazione Pessac-Léognan, alle porte di Bordeaux, Château Haut-Bailly vanta una storia vinicola che risale al 1461. La tenuta ha acquisito il suo nome attuale nel 1630, quando Firmin Le Bailly e Nicolas de Leuvarde ne delinearono i confini attuali, riconoscendo il potenziale eccezionale del terroir .​
Un momento cruciale nella storia della tenuta avvenne nel 1872, quando Alcide Bellot des Minières, noto come “il re dei viticoltori”, acquisì la proprietà. La sua gestione visionaria elevò Haut-Bailly al livello dei Premier Crus del Médoc.
Nel 1955 la tenuta passa a Daniel Sanders, un commerciante di vino belga, che avvia un periodo di rinascita: suo figlio Jean e, successivamente, la nipote Véronique Sanders hanno costruito anno dopo anno una tradizione di eccellenza. Dal 1998, la famiglia Wilmers, guidata da Robert G. Wilmers e ora da suo figlio Chris, ha investito significativamente nella modernizzazione della tenuta, culminando con l’inaugurazione di una nuova cantina circolare nel 2021.
Una delle particolarità della tenuta è la presenza di un appezzamento di quattro ettari con viti centenarie, piantate da Alcide Bellot des Minières nel 1905. Questo vigneto, interamente piantato a piede franco, ospita sei varietà di uve: Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc, Petit Verdot, Malbec e Carménère, rappresentando il cuore pulsante di Haut-Bailly.
Château Haut-Bailly produce circa 150.000 bottiglie all’anno, suddivise tra il Grand Vin e il secondo vino, Haut-Bailly II. A differenza di molte altre tenute di Pessac-Léognan, Haut-Bailly si concentra esclusivamente sulla produzione di vini rossi, rinunciando alla produzione di vini bianchi