Château Suduiraut

Battezzato con il proprio nome per la prima volta nel 1580, in occasione del matrimonio tra Nicole d’Allard con Léonard de Suduiraut, lo Château Suduiraut è dimora storica del Sauternes e cantina dove si è negli anni affinata la tecnica di questo prezioso vino dolce fino ad un livello che rasenta la perfezione.
Classificato Premier Cru della Gironda nel 1855, lo Château Suduiraut, per un certo periodo ribattezzato Cru du Roy, ha portato avanti la tradizione del Sauternes ed anche del vino bianco secco da medesime uve non attaccate da muffa nobile.
Consistente oggi di ben 91 ettari di estensione terriera, la tenuta governa i propri vigneti su terreni misti dove ghiaia e sabbia si alternano all’argilla. E’ un terreno molto magro e drenante, che induce naturalmente delle rese limitate e costringe la vite ad attingere il proprio nutrimento in profondità, concentrandolo nei propri acini.
Piante che, al di là del terreno, sono già in competizione tra loro grazie ad un’elevata fittezza per ettaro (7.000 ceppi) ed alla loro elevata vigoria, considerata l’età media di 35 anni.
Sémillon e Sauvignon Blanc sono le uve protagoniste a Château Suduiraut, con la prima che copre la quasi totalità dell’estensione (90%) e che sfrutta appieno la propria aromaticità unita allo sviluppo della botrytis cinerea, mentre il Sauvignon, quando vinificato come vino dolce, apporta acidità a garanzia di freschezza e di complessità aromatica, oltre che longevità del blend.
La posizione geografica di Château Suduiraut garantisce condizioni ideali per lo sviluppo della muffa nobile, grazie a notti fresche, nebbie mattutine e sole nelle ore centrali della giornata. Lo sviluppo casuale ed imprevedibile della muffa nobile sui singoli acini rendono la selezione delle uve complessa e dispendiosa, obbligando ad effettuare più vendemmie per tenere sotto controllo la surmaturazione in pianta.
Una volta in cantina, il processo produttivo si svolge in modo molto delicato e lento, al fine di estrarre i succhi più ricchi prima della vinificazione e del conseguente affinamento pluriennale in botti di rovere prima della severa selezione dei lotti e dell’assemblaggio finale, imbottigliando il Grand Vin solo nelle annate in cui la qualità delle uve è all’altezza della sua fama.
Pochi sono gli château nell’areale di Sauternes in grado di fregiarsi di una storia pluricentenaria ed una fama all’altezza di Château Suduiraut: la grandezza del Sauternes nel mondo la si deve anche all’operato di questa cantina che nel corso dei secoli ha saputo valorizzare con eleganza la magia della botrytis cinerea.