Frescobaldi - Tenuta Castelgiocondo
Settecento anni di storia, più di trenta generazioni, una produzione annua di circa sette milioni di bottiglie e 1500 ettari vitati disseminati per tutta la Toscana, dal Chianti a Montalcino, passando per la Maremma: i numeri dell’azienda vitivinicola dei Marchesi de’ Frescobaldi sono impressionanti e raccontano già da sé l’importanza che questa famiglia ha avuto e tuttora ha nelle vicende enologiche italiane. Famosi già nel 1300 per la vicinanza a Dante Alighieri, le generazioni si sono tramandate nei secoli ambizione, creatività e ricerca dell’eccellenza in molti campi, dalla poesia alla musica ed infine alla viticoltura, che ha visto il contributo di Ferdinando, Leonardo e Vittorio Frescobaldi per elevare la Toscana a luogo d’eccellenza nel corso del ventesimo secolo.
Sono stati i primi a introdurre – correva l’anno 1855 – vitigni internazionali in Toscana (Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero e Chardonnay), a loro si deve la costruzione della prima cantina italiana che sfrutta la gravità naturale per il travaso dalle botti (Pomino, 1894), più recentemente (anni Novanta) hanno introdotto il primo blend di Sangiovese e Merlot – che prende il nome di Luce – nella loro tenuta di Montalcino. Insomma, degli innovatori per vocazione che sperimentano partendo da una solida conoscenza del territorio e della tradizione. I Marchesi de’ Frescobaldi rappresentano un pezzo inamovibile dalla storia vitivinicola toscana e italiana, fatto di un mix impeccabile di visione imprenditoriale, radicamento sul territorio e straordinaria competenza in vigna e in cantina.
Oggi proprietari e conduttori di alcune delle tenute più importanti d’Italia dove si producono vini iconici ormai famosi in tutto il mondo, Frescobaldi interpreta la diversità della Toscana in ogni tenuta, vigneto e vino.
Il borgo di Castelgiocondo domina dall’alto la storica tenuta dei Frescobaldi a Montalcino, un’antica roccaforte costruita nel 1100 a difesa della via che dal mare portava a Siena. La proprietà è una delle prime quattro da cui iniziò, nel 1800, la produzione del Brunello di Montalcino e l’importanza storica è testimoniata dalla figura del cavaliere riportato sulle etichette dei vini di Castelgiocondo, ripreso da un celebre affresco del pittore senese Simone Martini. L’artista dipinse Guidoriccio da Fogliano, comandante delle truppe di Siena, che condusse l’attacco al castello di Montemassi. Una coincidenza storica che vedeva, contemporaneamente alle gesta del cavaliere, i Frescobaldi iniziare la loro secolare avventura nel mondo del vino.
E’ quindi dalle dolci colline di Montalcino, le più alte di questa tenuta, che un vigneto di Sangiovese regala emozioni con un vino straordinario come il Brunello Riserva.