Giacomo Conterno
Conterno. Certe volte basta una parola per far comprendere l’importanza dell’argomento che si va a trattare, ed è sicuramente questo il caso. Ma certe volte questa singola parola dà il la ad una serie di ragionamenti, stimola la curiosità e la voglia di andare oltre quanto magari comunemente si sa di un determinato argomento, magari senza preconcetti o timore reverenziale.
Perché alla fin fine Conterno (Giacomo) è qui per raccontarci la sua storia, iniziata nella seconda metà dell’ottocento quando dal Nord Italia si emigrava lontano a cercar fortuna, giù fino in Argentina nel suo caso. Rientrati nei primi del novecento per una serie di vicissitudini familiari, è il 1908 quando Giovanni Conterno, coadiuvato dai tre figli, avvia un’osteria che produce anche vino a San Giuseppe, frazione di Monforte d’Alba. Uno dei figli, Giacomo, con l’incombere della grande guerra non si tira indietro dal servire il suo paese ed una volta rientrato si concentra a sviluppare la produzione di vino acquistando uve da produttori terzi e fondando la società Giacomo Conterno. Suo fine ultimo quello di creare un grande vino a suo nome, quello che venne battezzato come Barolo Extra.
Progetto visionario basato sul credere di poter cambiare volto alle Langhe proponendo vini di qualità prodotti solo in alcune annate e dopo un lungo affinamento in cantina: un’idea talmente nuova e fuori dagli schemi tale da affascinare altri vignaioli che, negli anni, hanno poi contribuito alla grandezza delle Langhe e del Barolo seguendo l’esempio dell’antesignano.
Dal 1974 in poi la “Conterno Giacomo Azienda Vitivinicola di Giovani Conterno”, con l’acquisto del vigneto Cascina Francia e l’utilizzo di uve proprie diventa un produttore completo, tradizionale perché le innovazioni introdotte dalle generazioni precedenti sono mantenute e lungimirante nel considerare nuove opportunità di investimento.
Conterno lavora uve tipiche delle Langhe come il Nebbiolo portato alla storia grazie ad etichette come il Monfortino ma anche la Barbera prodotta sempre a Cascina Francia, il vigneto da cui tutto prosegue.
E’ tutto splendidamente tradizionale da Conterno: grande attenzione in vigna per esaltare le rese, eliminazione dei grappoli in eccesso, vendemmia nel periodo migliore, mentre in cantina si compiono lunghe macerazioni sulle bucce a cappello sommerso in tini di grandi dimensioni, prima di lenti affinamenti in botte grande.
Circa sessantamila le bottiglie prodotte nei i 17 ettari compresi tra Cascina Francia, Cerretta ed Arione: superfluo far riferimento alle emozioni scaturite da questi vini in appassionati, collezionisti ed investitori. Altresì superfluo soffermarsi nell’attesa di farle proprie.