Krug

Era il lontano 1843 quando Joseph Krug decise di dare il suo nome ad una Maison de Champagne che sarebbe diventata un’icona di questa regione e che avrebbe fatto la storia delle più famose bollicine al mondo introducendo con forza il concetto di cuvée a scapito del millesimato, volendo proporre ogni anno il miglior champagne possibile frutto delle capacità e maestria dello chef de cave e senza che questo riflettesse l’andamento climatico di un’annata specifica.
Inizia quindi tutto con uno degli champagne che ancora oggi è il più rappresentativo della Maison. Il Krug Grand Cuvée venne creato a partire dal 1845 ed ogni anno riesce a far rivivere la magia dell’unico assemblaggio incrementando sempre di più il livello di difficoltà all’aumento del numero di vini alla base della cuvée stessa.
Certo, negli anni Krug è cresciuta come realtà produttiva ed ha anche assecondato i vari trend che si sono susseguiti, introducendo nella propria offerta il concetto del millesimato oltre che delle produzioni legate a singoli cru, tutt’oggi fiore all’occhiello della Maison di Reims.
Non è però cambiata la filosofia di fondo creata a suo tempo da Joseph Krug: vendemmiare ogni singolo appezzamento singolarmente così da creare un vino base con una sua personalità distintiva, permettendo che le caratteristiche uniche di quel singolo vino possano contribuire al blend perfetto di ieri, oggi o di domani, senza fretta e soprattutto senza che un vino sia favorito su di un altro.
Sono oggi ben quattrocento i vini che ogni anno danno vita ad un vero e proprio laboratorio sensoriale per creare gli champagne Krug, un’eccellenza unica nel mondo dello Champagne e del vino in generale, emblema di come una Maison, che oggi vanta alcuni tra le più blasonate etichette al mondo (Clos du Mesnil e Clos d’Ambonnay, solo per fare qualche esempio), sia capace di rendere omaggio alla propria identità seguendo la strada segnata a suo tempo da Joseph Krug, e mai più lasciata da ben sei generazioni.