La Spinetta
L’idea per l’azienda La Spinetta nasce nei primi anni ‘60 da Giuseppe, detto Pin, e Lidia Rivetti, esperti agricoltori che fondano poi la cantina nel 1977, alla quale negli anni sono subentrati i figli.
Umiltà e rispetto, e voglia di misurarsi con le proprie capacità, sono i valori su cui si fonda la filosofia aziendale.
Con uno sguardo sempre rivolto verso il futuro, ma attento alla tradizione, i figli portano avanti l’eredità con maestria e sempre con grande rispetto per il territorio, per i vitigni autoctoni.
Azienda che per prima inizia a produrre Moscato da singolo vigneto, poi la necessità di puntare anche ai vini rossi, prima con la Barbera, ancora protagonista, e poi con il Nebbiolo per il Barolo e il Barbaresco, sempre da diversi singoli vigneti per esaltare al massimo il terroir di provenienza e le sue peculiarità.
Nel corso degli anni, i fratelli Rivetti, spinti dalla voglia di cimentarsi in nuove sfide, ma con vini che rispecchino sempre il territorio, acquisiscono degli ettari a Grinzane Cavour, dove si trovano alcuni dei cru più prestigiosi; successivamente sconfinano e raggiungono la Toscana con il popolare Sangiovese. Un altro passo degno di nota quando viene acquisita l’azienda Contratto nel 2011 in Alta Langa, zona che si sta facendo sempre più piede nel mondo enologico, e che i fratelli hanno saputo cavalcare l’onda e far diventare la cantina punto di riferimento della denominazione. Ultimo traguardo, ma non da meno, vengono acquistati degli ettari nei Colli Tortonesi, dove il Timorasso la fa da protagonista, un vitigno autoctono che sa misurarsi con i più grandi vini bianchi esistenti.
Da rimarcare l’importanza e l’amore per la vigna, dove tutto nasce, infatti la famiglia Rivetti gestisce in totale rispetto le piante, scegliendo un regime biologico, basse rese e raccogliendo la miglior uva possibile.
Una curiosità che qualcuno si chiederà sicuramente: perchè il Rinoceronte? La scelta di queste etichette è un’opera di Albrecht Dürer, artista tedesco molto ammirato dal fratello Giorgio. Rappresenta un rinoceronte indiano a Lisbona, primo animale nel suo genere mai visto in Europa. Altra etichetta da ricordare è “Il Leone” per il Barolo Campé, animale che rappresenta al meglio il re dei vini italiano e il vino dei re.
Possiamo quindi affermare che stiamo parlando di un’azienda simbolo e tra le più importanti del Piemonte, estremamente attenta alla qualità dei vini che immette sul mercato.