Margherita Otto

Forte di un curriculum che include esperienze pluriennali presso Bartolo MascarelloLuciano Sandrone e CavallottoAlan Manley, americano di origine e piemontese di adozione, si lancia in questa avventura personale che porta il nome dei suoi nonni, Otto e Margherita per l’appunto.

Il suo metodo rispecchia appieno la filosofia di Bartolo Mascarello, a partire dall’assemblaggio di uve provenienti da più vigneti, impiantati in zone diverse della denominazione del Barolo (Castiglione FallettoMonforte e Serralunga), che fermentano insieme a contatto con le bucce per circa 45 giorni. La maturazione avviene poi in botti artigianali rigorosamente “Mittelberg” (quercia francese lavorata in Alto Adige) per almeno 3 anni.
Margherita Otto è un vino di eleganza rara, come pochi baroli tradizionalisti sanno fare; decisamente un prodotto di nicchia, che farà parlare molto di sé nei prossimi anni.