Oddero
Pezzo di storia del Barolo e delle Langhe tutte, Poderi e Cantine Oddero nascono alla fine del Settecento ma la fisionomia che ha reso questa realtà un punto di riferimento per il suo territorio è dovuta al genio e alla passione di Giacomo Oddero.
Attualmente la cantina è gestita dalla figlia di Giacomo, Mariacristina che – senza farsi intimorire dall’importanza dell’eredità raccolta – ha saputo tutelare la tradizione, compiendo allo stesso tempo scelte coraggiose e per certi aspetti rivoluzionarie, basti citare la conversione al biologico intrapresa nel 2011.
L’azienda dispone di circa 35 ettari vitati che si trovano nelle aree più prestigiose della denominazione del Barolo, da Rocche di Castiglione a Bussia, da Villero a Brunate.
In vigna, coerentemente con l’adesione al biologico, è bandita la chimica e spicca la scelta dell’inerbimento interfilare per sostenere lo sviluppo delle viti, contrastando l’erosione del suolo.
Nel pieno rispetto di una filosofia non interventista, nella cantina di Santa Maria di La Morra si ricorre all’utilizzo esclusivo di lieviti indigeni, mentre per l’affinamento si utilizzano botti grandi di rovere austriache, slovene e francesi. Nel 2015 è stata inaugurata una seconda cantina, concepita a basso impatto ambientale.
I vini che nascono dalla visione e dal lavoro tenace e coerente della famiglia Oddero sono intensi, pieni di corpo e di carattere, vette eccelse del Barolo e del Barbaresco.
A Giacomo Oddero, infine, va riconosciuto il lavoro instancabile condotto negli anni per promuovere la cultura del vino di qualità e la tutela delle Langhe e dei suoi prodotti: dagli accordi firmati come Assessore Provinciale all’Agricoltura per ottenere per i vini di Langhe e Roero la DOC e la DOCG, ai regolamenti a tutela dei prodotti agricoli e dei formaggi della zona, fino alla fondazione (nel 1997) del Centro Nazionale Studi sul Tartufo d’Alba.