Ômina Romana
Ômina romana nasce nel 2007 ed è situata a Velletri a 50 km a sud di Roma.
La famiglia Börner, difatti, decide che le colline verdeggianti e vulcaniche dei castelli romani poco distanti dal mare sono il luogo adatto per riprendere la tradizione di viticoltura ed enologia che popoli latini ed etruschi 2500 anni fa hanno trasmesso a mezzo mondo.
Trattasi di un piccolo paradiso terrestre con un micro clima mite, ventilato, raramente soggetto a tempeste e a sbalzi di temperatura. A confermare il tutto una stazione meteo che archivia diverse informazioni giornaliere.
Il progetto inizia con degli studi sul terreno e relative trivellazioni a trincea per comprendere la stratificazione e scegliere quale vitigni potessero esprimersi al meglio in base a suolo, esposizione e altitudine.
La gamma di uve selezionate di snoda dall’uvaggio autoctono, come il Cesanese, agli uvaggi internazionali come lo Chardonnay, il Viognier, il Cabernet Franc, il Syrah, il Merlot e il Cabernet Sauvignon che hanno però la caratteristica comune di voler raccontare il territorio di Velletri attraverso denominatori comuni tra i vini come ad esempio la sapidità in parte salmastra e in parte minerale e vulcanica.
L’azienda punta all’eccellenza lavorando su rese per ettaro molto basse, effettuando una selezione maniacale di ogni singolo acino, prima in pianta e poi in cantina e praticando la criomacerazione.
Ne risultano dei vini eccezionali, dotati di colore brillante, di un ventaglio di aromi intensi e coerenti al gusto. Una degustazione che tocca l’armonia.
Oggi Katharina Borner è affiancata da Paula Pacheco, responsabile della gestione tecnica del vigneto, dall’enologo Simone Sarnà e, come consulente esterno, l’enologo Claudio Gori.
La Fenice che rinasce dalle ceneri, raffigurata nel logo aziendale, è simbolo della rinascita della viticoltura laziale e la sua ambizione di competere con i vini più blasonati a livello nazionale ed internazionale.