Roagna
Con radici ben salde nel territorio di Barbaresco, riconducibili addirittura alla fine del 1800 ed agli avi Vincenzo e Rosa, la famiglia Roagna e la cantina omonima sono ancora oggi dei rappresentanti eccellenti delle Langhe e della migliore tradizione enoica di questo storico territorio.
Montefico, Pajè, Asili, Pira: sono solo alcuni nomi che evocano denominazioni straordinarie che hanno scandito la crescita della cantina Roagna e caratterizzato le varie stratificazioni generazionali che si sono susseguite in quasi un secolo e mezzo di attività da veri e propri artigiani del vino, come amano ancora definirsi.
Arrivati oggi all’ultima generazione, la più giovane guidata da Luca Roagna, la cantina ha mantenuto nel tempo una serie di valori e di pratiche in vigna ed in cantina che continuano a contraddistinguere lo stile Roagna.
L’uva principe delle Langhe, ovvero il Nebbiolo, viene trattato con un approccio per nulla interventista, dando preferenza a vigne vecchie, utilizzate da Roagna per più di un vino, dove un’età superiore ai cinquant’anni permette alla pianta di trarre il massimo beneficio dalle più piccole differenze del sottosuolo, esaltando l’identità di ogni singolo vigneto.
L’attenzione garantita alla pianta viene trasferita anche a tutto ciò che la circonda, proteggendo ed anzi sfruttando al massimo la biodiversità ambientale: assenza di agenti chimici, utilizzo di materiali esclusivamente naturali, inerbimento dei vigneti sono solo alcune delle “lingue” parlate in vigna da tempo immemore in famiglia Roagna.
Dal campo alla cantina il passo è breve, ma le abitudini ed i processi non cambiano: Roagna utilizza lieviti indigeni per avviare le fermentazioni separate delle proprie parcelle di Nebbiolo, predilige lunghe macerazioni anche superiori ai tre mesi di durata ed a cappello sommerso per estrarre il massimo da ogni singolo acino, seleziona grandi botti di rovere non tostato per affinare i propri vini in modo differenziato a seconda del cru in oggetto per poi imbottigliare con percentuali molto basse di solfiti in assenza di filtrazioni e chiarifiche.
In Roagna si parla di un vero e proprio “Manifesto” per spiegare al meglio la propria, unica, filosofia produttiva e per evitare qualsiasi deviazione da essa. Nulla è affidato al caso, nulla cambia secondo le mode, ma anzi ogni azione replica quanto di meglio tramandato dalla tradizione più che centenaria di famiglia: considerati gli straordinari vini proposti da Roagna, richiestissimi in tutto il mondo, ci si può solo augurare che questa bellissima storia continui per sempre.