Tenuta di Trinoro

Mi piace fare vino. È un’opera d’arte che cambia ogni anno. Durante l’annata si viene influenzati dal paesaggio del luogo dove il vino viene fatto. Si raccolgono le impressioni trasmesse dallo scenario naturale quotidiano, dal cambiamento delle stagioni e si trasmettono al vino. Quindi in primo luogo, ogni anno il vino è differente. In secondo luogo, man mano che io cambio anche il mio modo di fare vino cambia. Il vino porta la firma di chi lo fa”: sicuramente i celebri vini rossi da invecchiamento di Tenuta di Trinoro conservano forte l’impronta di Andrea Franchetti, vignaiolo eterodosso e amante della sperimentazione.

I 200 ettari di Tenuta di Trinoro si trovano in Val d’Orcia (Sarteano, Siena), in una zona priva di tradizione vitivinicola, dove Franchetti – mettendo a frutto la sua formazione nel Bordeaux – inizia a piantare vigne agli inizi degli anni Novanta. Su un suolo argilloso, simile a quello del St. Emilion, prendono forma vigneti fitti e bassi, coltivati con tecniche non invasive, orientate alla bassa resa e a vendemmie che devono essere effettuate il più tardi possibile.
L’ossessione per la qualità guida da sempre tutte le scelte di Franchetti, che in cantina lavora come un grande artigiano, con fermentazioni condotte in cemento con lieviti autoctoni e con affinamento in botti selezionate.

Nascono così vini – a base di Cabernet FrancMerlotCabernet Sauvignon e Petit Verdot – davvero unici, intensi, per certi versi estremi, sicuramente concepiti per un lungo invecchiamento.