
Toscana
La storia vitivinicola della famiglia Antinori risale al lontano 1385 e porta il nome di Giovanni di Piero Antinori; oggi, dopo 26 generazioni, è sempre un Piero Antinori a ricoprire il ruolo di presidente onorario della società che vede coinvolta in prima persona la figlia Albiera, con il supporto delle sorelle Allegra ed Alessia. Amministratore delegato dal 2005 è lo storico enologo dell’azienda che non ha bisogno di presentazioni: Renzo Cotarella.
Non si contano i successi e le innovazioni promosse dalla famigli Antinori durante questi 600 anni, pur nel rispetto delle tradizioni e del territorio. Solo per citarne alcuni casi più recenti: Il Tignanello, il primo Sangiovese ad essere affinato in barrique ed essere assemblato con vitigni internazionali che ne fanno il primo “supertuscan” (1971); il Cervaro della Sala, uno dei primi bianchi a svolgere la fermentazione malolattica ed affinare in barrique (1985). Entrambi, il Tignanello ed il Cervaro della Sala, rappresentano tuttora un riferimento nelle rispettive categorie.
Doveroso menzionare il contributo risaputo della famiglia Antinori per quei vini, oggi simbolo dell’enologia italiana nel mondo, che non appartengono più al gruppo Antinori. Ruolo centrale difatti fu svolto da Piero Antinori, nel supportare Mario Incisa della Rocchetta a convertire quello che era il vino di famiglia nel superblasonato Sassicaia; per non parlare dell’Ornellaia e del Masseto, progetti promossi dal fratello di Piero, Lodovico, e le cui rispettive tenute sono passate nelle mani della famiglia Mondavi e successivamente in quelle dei Marchesi de’ Frescobaldi. Sentiremo senz’altro parlare ancora di Lodovico per ciò che concerne il suo recente progetto nella Tenuta di Biserno.
Tignanello è una delle tenute più preziose per Antinori sita nel cuor del Chianti Classico tra le valli della Pesa e della Greve: avviata secoli addietro e passata di mano dai Buondelmonti ai Medici e quindi agli Antinori, consta di 130 ettari vitati che racchiudono due vigneti principe come Solaia e Tignanello, che insistono sulla medesima collina che poggia su antiche marne marine ricche di calcare e scisto. Suoli ed esposizione eccezionali per portare alle massime rese il Sangiovese ma anche per sperimentare l’introduzione di nuove varietà come i due Cabernet.
Terroir unico quello di Tignanello, perfetto per produrre vini decisi, riconoscibili ed eleganti, con una lunghissima vita davanti e particolarmente apprezzati anche a fini di investimento.
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Produttore
- Accomasso
- Allegrini
- Allegrini - Poggio al Tesoro
- Allegrini - San Polo
- Almaviva
- Alois Lageder
- Antinori - Castello della Sala
- Antinori - Fattoria Le Mortelle
- Antinori - Guado al Tasso
- Antinori - Prunotto
- Antinori - Tenuta Montenisa
- Antinori - Tenuta Pian delle Vigne
- Antinori - Tenuta Tignanello
- Arpepe
- Avignonesi
- Bellavista
- Benanti
- Besserat de Bellefon
- Bibi Graetz
- Biondi Santi
- Bollinger
- Braida
- Bruno Giacosa
- Ca' del Bosco
- Cantina Tramin
- Capichera
- Caprai
- Casanova di Neri
- Castellare di Castellina
- Castello di Ama
- Castiglion del Bosco
- Cerbaiona
- Ceretto
- Château d'Yquem
- Château Haut-Brion
- Château Lafite-Rothschild
- Château Margaux
- Château Montrose
- Chateau Mouton Rothschild
- Château Pape Clément
- Château Suduiraut
- Ciacci Piccolomini d'Aragona
- Collemassari - Fattoria Poggio di Sotto
- Collemassari - Podere Grattamacco
- Conterno - Cantine Nervi
- Dal Forno Romano
- De Buris
- Domenico Clerico
- Drengot
- Egon Muller
- Egon Müller
- Elena Fucci
- Elio Grasso
- Federico Graziani
- Ferrari
- Fontodi
- Frescobaldi - Castello di Nipozzano
- Frescobaldi - Gorgona
- Frescobaldi - Luce della Vite
- Frescobaldi - Masseto
- Frescobaldi - Ornellaia
- Frescobaldi - Tenuta Castelgiocondo
- Frescobaldi - Tenuta Castiglioni
- G.D. Vajra
- Gaja
- Galardi
- Giacomo Conterno
- Gianfranco Fino
- Giodo
- Gravner
- Hofstätter
- Jacquesson
- Jermann
- Krug
- Laurent Perrier
- Le Pupille
- Louis Roederer
- Luciano Sandrone
- Macondo
- Maison Dom Perignon
- Marchesi di Gresy
- Margherita Otto
- Marisa Cuomo
- Masciarelli
- Masseria Frattasi
- Mastrojanni
- Montevertine
- Nervi
- Nicola Biasi
- Oasi degli Angeli
- Oddero
- Ômina Romana
- Opus One
- Paolo Scavino
- Passopisciaro
- Perrier-Jouët
- Petrolo
- Pietradolce
- Pol Roger
- Querciabella
- Quintarelli
- Quintodecimo
- Ricasoli 1141
- Roagna
- Roberto Voerzio
- Rocca di Frassinello
- Sassetti Livio Pertimali
- Siro Pacenti
- Speri
- Stella di Campalto
- Tassi
- Tenuta di Biserno
- Tenuta di Trinoro
- Tenuta Hortense
- Tenuta il Poggione
- Tenuta Prima Pietra
- Tenuta San Guido
- Tenuta San Leonardo
- Tenute Capaldo
- Terlano
- Tua Rita
- Uberti
- Valentini
- Venissa
- Vietti
Abbinamento
- Aged cheeses
- Agnello
- Anatra
- Anatra ripiena
- Animelle con spugnole
- Antipasti con salmone affumicato
- Antipasti di pesce
- Antipasti vegetariani
- Antipasto a base di caviale
- Aperitivo
- Aragosta in bellavista
- Arrosticini
- Arrosticini d’agnello
- Arrosto
- Arrosto di agnello in crosta di erbe
- Arrosto di manzo
- Asparagi fritti con salsa di erba cipollina
- Barbecue di carne rossa
- Bistecca alla fiorentina
- Branzino al cartoccio
- Brasati
- Brasato alla marchigiana
- Brasato di manzo
- Brasato di manzo con polenta taragna
- Brisket
- Brodetto di pesce
- Bucatini alla Carbonara
- Buglione
- Buglione di agnello
- Cacciagione
- Capesante al gratin
- Capesante al vapore
- Capretto
- Carciofi fritti
- Carne alla brace
- Carne salada trentina
- Carni bianche delicate
- Carni rosse
- Carni rosse in umido
- Carni sapide
- Carni sapide
- Carpaccio di capasanta con limone caviale
- carpaccio di capesante
- Carpaccio di manzo
- Caviale
- Cervo con spezie alpine, pera e marmellata di mirtillo rosso
- Chianina alla brace
- Chiocciole della Val d’Orcia
- Ciauscolo
- Cinghiale alla maremmana
- Cinghiale in umido
- Cioccolato
- Cioccolato fondente con cacao al 90% minimo
- coda alla vaccinara
- Coniglio in porchetta
- Coniglio in salmì
- Coratella d'agnello
- Costolette d'agnello alla griglia
- Costolette di agnello in crosta di pistacchio
- Cotechino con crauti
- Crema di patate con pancetta affumicata
- Crostacei
- Crostata di albicocca
- Crostini con foie gras
- Crudità di pesce
- Curry con pesce bianco e latte di cocco
- Dessert
- Dessert alla frutta rossa
- Fegatini
- Fegato alla veneziana
- Fettuccine al salmi di lepre
- Filetti di coda di rospo al forno
- Filetto di branzino alle erbe
- Filetto di branzino in crosta
- Filetto di carne
- Filetto di cervo al ginepro
- Filetto di Cervo al vino rosso
- Filetto di Maiale con riduzione di Merlot
- Filetto di San Pietro agli asparagi
- Filetto di sogliola arrosto
- Filetto di vitello arrosto
- Finanziera
- Fiorentina alla brace
- Fiorentina alla griglia
- Focaccia e mortadella ai pistacchi di Bronte
- Focaccia, burro e acciughe di Cetara
- Foie gras
- Formaggi a pasta pressata poco stagionati
- Formaggi cremosi a crosta lavata, come Romadur, Appenzeller o Taleggio.
- Formaggi erborinati
- Formaggi freschi
- Formaggi stagionati
- Formaggi stagionati
- Formaggi stagionati a latte crudo
- Formaggio di media stagionatura
- Fregola ai frutti di mare
- frittura di pesce
- Frutti di mare
- Funghi
- Fusilli al ferretto con ragù e salame pezzente
- Gambero rosso e caviale
- Gamberoni alla griglia
- Game
- Gnocchi con fonduta di Bagòss
- Gnocchi con gli orapi (spinaci)
- Gnudi burro e salvia
- Gnummareddi
- Granseola al vapore
- Guancia di maiale brasata
- Gubana
- Gulasch
- Inland main courses
- Insalata d’orzo con coscia di galletto alla salvia
- Insalata di luccio con finocchio
- Insalata di mare
- Lasagna di asparagi e capesante
- Lepre in salmì
- Linguine cazole e melecche
- Linguine granchio e pomodorini
- Maccheroncini al ragù marchigiano
- Maiale in crosta
- Maialino nero al forno
- Manzo all'olio
- Manzo in salsa al vino rosso
- Medaglione di cervo con salsa ai frutti di bosco
- Medaglione di salmone alla piastra
- Medaglione di vitello
- Medaglioni di salmone alla mediterranea in crosta di patate
- Milchmuß, Kaiserschmarrn, Strudel di mele o di albicocca e torta di prugne
- Minestra di Fagioli
- Moeche fritte
- Molluschi
- Mozzarella di bufala campana
- Mozzarella in carrozza
- Noodles tailandesi con verdure e gamberi
- Ostriche
- Pad Thai
- Pappardelle ai funghi porcini
- Pappardelle al cinghiale
- parmigiana di melanzane
- Pasta alla norma
- Pasticceria secca
- Pastissada de Caval
- Pecorino di Pienza
- Peperoni cruschi e caciocavallo
- Peposo all'imprunetana
- Pesce
- Piatti vegetariani
- Pici al ragù di Chianina
- Pici al sugo d’oca
- Pici alle briciole di pane
- Pizza
- Pizzoccheri
- Polenta con funghi grigliati
- Polenta taragna
- Pollame
- Pollo al forno con patate
- Pollo alla cacciatora in bianco
- Pollo in salsa al vino bianco
- Pollo tandoori
- Pollo tikka masala
- Polpette cacio e uova
- Polpo alla luciana
- Polpo scottato su vellutata di ceci
- Primi a base di porcini o tartufo
- Primi di carne
- Primi di pesce
- Primi di terra
- Primi di terra
- Pulled pork
- Ragù di cavallo
- Ragù di cinta senese
- Red Meat
- Ricci di mare
- Risotto agli asparagi
- risotto ai funghi porcini
- Risotto al rosmarino e fegato d’oca
- Risotto all'Amarone
- Risotto alla mela verde con salmerino
- Risotto alla Milanese di Gualtiero Marchesi
- Risotto alla pescatora
- Risotto con capesante e caviale
- Risotto con mele, pecorino e miele
- Risotto con scampi
- Risotto con trota di torrente ed il suo caviale
- Risotto con zafferano e guancia di bue brasata
- Roastbeef
- Rombo al tartufo
- Royale di petto di pollo
- Sagne e fagioli
- Saltimbocca alla romana
- Salumi
- Sapid meat
- Scampi grigliati
- Sciatt
- Secondi di carne bianca
- Secondi di carne rossa
- Secondi di carne rossa
- Secondi di carne rossa
- Secondi di pesce
- Secondi di terra
- Secondi di terra
- Sella di Vitello
- Selvaggina
- Selvaggina
- Selvaggina da piuma
- Seppie al nero
- Sogliola alla mugnaia
- Spaghetti alla Nerano
- Spaghetti alle vongole
- Spaghetto provolone del monaco e vongole
- Spiedino di pesce al forno
- Stinco di Maiale
- Stinco di maiale nero al forno
- Stracci di pasta al ragù fine di vitello
- Strangolapreti alla trentina
- Strascinati con mollica di pane
- Stufati
- Stufato di cinghiale
- Stufato di pecora
- Suprema di pollo
- Suprema di pollo ai finferli
- Sushi e sashimi
- Tagliata di manzo
- Tagliata di tonno rosso
- Tagliatelle ai porcini
- Tagliatelle al tartufo nero
- Tagliere misto di salumi e formaggi della tradizione
- Tagliolini al tartufo
- Tagliolini con asparagi e capesante
- Tagliolini con tartufo bianco
- Tajarin al tartufo
- Taroz
- Tarozz
- Tartare di branzino
- tartare di branzino con caviale
- Tartare di pesce
- Tartare di pesce bianco
- Tartare di ricciola
- Tartare di salmone
- Tartare di tonno rosso
- tartine di foie gras
- Tartufo
- tartufo nero
- Tataki di tonno
- Tempura
- Tonno in crosta di pistacchio
- Torte salate
- Tortelli al ragù bianco di corte
- tortino di porcini e patate con fonduta di Spress
- Trancio di salmone alla griglia
- Trota affumicata all'aneto
- Vincisgrassi
- Vitello
- Zuppa di ceci e porcini
- Zuppa di pesce alla mediterranea
- Zuppe
- Ordina per
Love at first Taste. Era una sera del 1973 ad Orvieto, dove, in occasione del primo convegno AIS, Piero Antinori a cena con Luigi (Gino) Veronelli, lo invita ad assaggiare alla cieca un vino nuovo, fuori disciplinare, così come era stato concepito su indicazione da Emile Peynaud, un loro consulente enologo a quei tempi.
Tra Veronelli e Tignanello è amore al primo assaggio: Gino spinge Piero a non curarsi dell’assenza di una denominazione di origine e di produrlo così, semplicemente con il nome del podere a cui appartiene. Il resto è storia, una carriera di primati e di pietre miliari dell’enologia italiana. Tignanello è infatti il primo vino rosso della zona del Chianti ad eliminare le uve bianche, il primo Sangiovese ad essere affinato in barrique, il primo rosso ad assemblare uve autoctone con uvaggi internazionali, diventando precursore di quella categoria di successo che ad oggi non ha nulla da invidiare alle denominazioni più prestigiose: i Supertuscans. La storicità del Tignanello trova riscontro anche nella sue caratteristiche rimaste costanti negli anni, come ad esempio l’uvaggio di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, che è invariato dal 1982.
Storica anche l’etichetta, rimasta la stessa dal 1974, quando il grafico Silvio Coppola la disegnò per la prima annata in commercio, il 1971, che porta la firma di Niccolò Antinori.
Storica anche l’etichetta, rimasta la stessa dal 1974, quando il grafico Silvio Coppola la disegnò per la prima annata in commercio, il 1971, che porta la firma di Niccolò Antinori.
All’esame olfattivo risulta molto intenso e “marmellatoso”, così come definito da Renzo Cotarella, ovvero con frutta più matura del solito, dove percepiamo maggiormente la marasca rispetto alla più usuale ciliegia rossa. In bocca ritroviamo le sue origini e la sua personalità con un ottima bevibilità immediata ed un tannino non aggressivo ma compatto. Perfetto con piatti succulenti.
AVAILABILITY: In stock
Da un vigneto di 20 ettari di tenuta Tignanello (quello con la migliore esposizione), da uve selezionate e solo nelle annate eccezionali, nasce il Solaia. La crème de la crème, è proprio il caso di dirlo, il cui blend, ad oggi composto da Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Sangiovese ricorda quello del Tignanello, ma a proporzioni invertite, e frutto di numerose rivisitazioni nel corso degli anni.
La selezione manuale delle uve, estremamente scrupolosa, porta al trasferimento dei migliori acini in serbatoi da 60 ettolitri: qui la fermentazione e la macerazione permettono lo “svezzamento” di un tannino fine ed elegante. La fermentazione malolattica, invece, avviene in barrique, così come la successiva maturazione, dove i tre tipi di uve, in una prima fase separate e poi assemblate, evolvono per un periodo complessivo di circa 18 mesi, tutto svolto in botti di primo passaggio.
Il risultato è un supertuscan di rara complessità ed equilibrio che tutto il mondo ci invidia.
Intensità e complessità aromatica ci conquistano già al naso, con sentori che partono dai frutti di bosco per arrivare ai sentori terziari del legno, come il cacao e lo zucchero filato, passando per le erbe aromatiche e le spezie di pepe bianco. Davvero difficile cogliere tutte le sfaccettature di questo bouquet che converge al palato in un equilibrio perfetto: qui dei tannini morbidi ed eleganti ci accolgono e ci accompagnano in una complessità organolettica per nulla scontata, intrigante quanto persistente. L’invito, chiaramente, è di farsi riassaggiare dopo una decina e poi una ventina di anni….
AVAILABILITY: In stock
Da un vigneto di 20 ettari di tenuta Tignanello (quello con la migliore esposizione), da uve selezionate e solo nelle annate eccezionali, nasce uno dei gioielli di casa Antinori, il Solaia. La crème de la crème, è proprio il caso di dirlo, il cui blend, ad oggi composto da Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Sangiovese ricorda quello del Tignanello, ma a proporzioni invertite, e frutto di numerose rivisitazioni nel corso degli anni.
La selezione manuale delle uve, estremamente scrupolosa, porta al trasferimento dei migliori acini in serbatoi da 60 ettolitri: qui la fermentazione e la macerazione permettono lo “svezzamento” di un tannino fine ed elegante. La fermentazione malolattica, invece, avviene in barrique, così come la successiva maturazione, dove i tre tipi di uve, in una prima fase separate e poi assemblate, evolvono per un periodo complessivo di circa 18 mesi, tutto svolto in botti di primo passaggio.
Il risultato è un supertuscan di rara complessità ed equilibrio che tutto il mondo ci invidia.
Intensità e complessità aromatica ci conquistano già al naso, con sentori che partono dai frutti di bosco per arrivare ai sentori terziari del legno, come il cacao e lo zucchero filato, passando per le erbe aromatiche e le spezie di pepe bianco. Davvero difficile cogliere tutte le sfaccettature di questo bouquet che converge al palato in un equilibrio perfetto: qui dei tannini morbidi ed eleganti ci accolgono e ci accompagnano in una complessità organolettica per nulla scontata, intrigante quanto persistente. L’invito, chiaramente, è di farsi riassaggiare dopo una decina e poi una ventina di anni….
AVAILABILITY: In stock
Da un vigneto di 20 ettari di tenuta Tignanello (quello con la migliore esposizione), da uve selezionate e solo nelle annate eccezionali, nasce il Solaia. La crème de la crème, è proprio il caso di dirlo, il cui blend, ad oggi composto da Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Sangiovese ricorda quello del Tignanello, ma a proporzioni invertite, e frutto di numerose rivisitazioni nel corso degli anni.
La selezione manuale delle uve, estremamente scrupolosa, porta al trasferimento dei migliori acini in serbatoi da 60 ettolitri: qui la fermentazione e la macerazione permettono lo “svezzamento” di un tannino fine ed elegante. La fermentazione malolattica, invece, avviene in barrique, così come la successiva maturazione, dove i tre tipi di uve, in una prima fase separate e poi assemblate, evolvono per un periodo complessivo di circa 18 mesi, tutto svolto in botti di primo passaggio.
Il risultato è un supertuscan di rara complessità ed equilibrio che tutto il mondo ci invidia.
Le condizioni climatiche del 2016 sono state memorabili: clima fresco e con piogge leggere, che ha coccolato le uve di questo vigneto durante tutta la stagione, vendemmia inclusa.
Intensità e complessità aromatica ci conquistano già al naso, con sentori che partono dai frutti di bosco per arrivare ai sentori terziari del legno, come il cacao e lo zucchero filato, passando per le erbe aromatiche e le spezie di pepe bianco. Davvero difficile cogliere tutte le sfaccettature di questo bouquet che converge al palato in un equilibrio perfetto: qui dei tannini morbidi ed eleganti ci accolgono e ci accompagnano in una complessità organolettica per nulla scontata, intrigante quanto persistente. L’invito, chiaramente, è di farsi riassaggiare dopo una decina e poi una ventina di anni….
Nel 2016 il Solaia prende 100/100 sia da Robert Parker che da James Suckling per il secondo anno consecutivo.
AVAILABILITY: In stock