
Conterno. Certe volte basta una parola per far comprendere l’importanza dell’argomento che si va a trattare, ed è sicuramente questo il caso. Ma certe volte questa singola parola dà il la ad una serie di ragionamenti, stimola la curiosità e la voglia di andare oltre quanto magari comunemente si sa di un determinato argomento, magari senza preconcetti o timore reverenziale.
Perché alla fin fine Conterno (Giacomo) è qui per raccontarci la sua storia, iniziata nella seconda metà dell’ottocento quando dal Nord Italia si emigrava lontano a cercar fortuna, giù fino in Argentina nel suo caso. Rientrati nei primi del novecento per una serie di vicissitudini familiari, è il 1908 quando Giovanni Conterno, coadiuvato dai tre figli, avvia un’osteria che produce anche vino a San Giuseppe, frazione di Monforte d’Alba. Uno dei figli, Giacomo, con l’incombere della grande guerra non si tira indietro dal servire il suo paese ed una volta rientrato si concentra a sviluppare la produzione di vino acquistando uve da produttori terzi e fondando la società Giacomo Conterno. Suo fine ultimo quello di creare un grande vino a suo nome, quello che venne battezzato come Barolo Extra.
Progetto visionario basato sul credere di poter cambiare volto alle Langhe proponendo vini di qualità prodotti solo in alcune annate e dopo un lungo affinamento in cantina: un’idea talmente nuova e fuori dagli schemi tale da affascinare altri vignaioli che, negli anni, hanno poi contribuito alla grandezza delle Langhe e del Barolo seguendo l’esempio dell’antesignano.
Dal 1974 in poi la “Conterno Giacomo Azienda Vitivinicola di Giovani Conterno”, con l’acquisto del vigneto Cascina Francia e l’utilizzo di uve proprie diventa un produttore completo, tradizionale perché le innovazioni introdotte dalle generazioni precedenti sono mantenute e lungimirante nel considerare nuove opportunità di investimento.
Conterno lavora uve tipiche delle Langhe come il Nebbiolo portato alla storia grazie ad etichette come il Monfortino ma anche la Barbera prodotta sempre a Cascina Francia, il vigneto da cui tutto prosegue.
E’ tutto splendidamente tradizionale da Conterno: grande attenzione in vigna per esaltare le rese, eliminazione dei grappoli in eccesso, vendemmia nel periodo migliore, mentre in cantina si compiono lunghe macerazioni sulle bucce a cappello sommerso in tini di grandi dimensioni, prima di lenti affinamenti in botte grande.
Circa sessantamila le bottiglie prodotte nei i 17 ettari compresi tra Cascina Francia, Cerretta ed Arione: superfluo far riferimento alle emozioni scaturite da questi vini in appassionati, collezionisti ed investitori. Altresì superfluo soffermarsi nell’attesa di farle proprie.
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Produttore
- Accomasso
- Allegrini
- Allegrini - Poggio al Tesoro
- Allegrini - San Polo
- Almaviva
- Alois Lageder
- Antinori - Castello della Sala
- Antinori - Fattoria Le Mortelle
- Antinori - Guado al Tasso
- Antinori - Prunotto
- Antinori - Tenuta Montenisa
- Antinori - Tenuta Pian delle Vigne
- Antinori - Tenuta Tignanello
- Arpepe
- Avignonesi
- Bellavista
- Benanti
- Besserat de Bellefon
- Bibi Graetz
- Biondi Santi
- Bollinger
- Braida
- Bruno Giacosa
- Ca' del Bosco
- Cantina Tramin
- Capichera
- Caprai
- Casanova di Neri
- Castellare di Castellina
- Castello di Ama
- Castiglion del Bosco
- Cerbaiona
- Château d'Yquem
- Château Haut-Brion
- Château Lafite-Rothschild
- Château Margaux
- Château Montrose
- Chateau Mouton Rothschild
- Château Pape Clément
- Château Suduiraut
- Ciacci Piccolomini d'Aragona
- Collemassari - Fattoria Poggio di Sotto
- Collemassari - Podere Grattamacco
- Dal Forno Romano
- De Buris
- Domenico Clerico
- Drengot
- Egon Muller
- Egon Müller
- Elena Fucci
- Elio Grasso
- Federico Graziani
- Ferrari
- Fontodi
- Frescobaldi - Castello di Nipozzano
- Frescobaldi - Gorgona
- Frescobaldi - Luce della Vite
- Frescobaldi - Masseto
- Frescobaldi - Ornellaia
- Frescobaldi - Tenuta Castelgiocondo
- Frescobaldi - Tenuta Castiglioni
- G.D. Vajra
- Gaja
- Galardi
- Giacomo Conterno
- Gianfranco Fino
- Giodo
- Gravner
- Hofstätter
- Jacquesson
- Jermann
- Krug
- Laurent Perrier
- Le Pupille
- Louis Roederer
- Luciano Sandrone
- Macondo
- Maison Dom Perignon
- Marchesi di Gresy
- Margherita Otto
- Marisa Cuomo
- Masciarelli
- Masseria Frattasi
- Mastrojanni
- Montevertine
- Nervi
- Nicola Biasi
- Oasi degli Angeli
- Oddero
- Ômina Romana
- Opus One
- Paolo Scavino
- Passopisciaro
- Perrier-Jouët
- Petrolo
- Pietradolce
- Pol Roger
- Querciabella
- Quintarelli
- Quintodecimo
- Ricasoli 1141
- Roagna
- Roberto Voerzio
- Sassetti Livio Pertimali
- Siro Pacenti
- Speri
- Stella di Campalto
- Tassi
- Tenuta di Biserno
- Tenuta di Trinoro
- Tenuta Hortense
- Tenuta il Poggione
- Tenuta Prima Pietra
- Tenuta San Guido
- Tenuta San Leonardo
- Tenute Capaldo
- Terlano
- Tua Rita
- Uberti
- Valentini
- Venissa
- Vietti
Abbinamento
- Aged cheeses
- Agnello
- Anatra
- Anatra ripiena
- Animelle con spugnole
- Antipasti con salmone affumicato
- Antipasti di pesce
- Antipasti vegetariani
- Antipasto a base di caviale
- Aperitivo
- Aragosta in bellavista
- Arrosticini
- Arrosticini d’agnello
- Arrosto
- Arrosto di agnello in crosta di erbe
- Arrosto di manzo
- Asparagi fritti con salsa di erba cipollina
- Barbecue di carne rossa
- Bistecca alla fiorentina
- Brasati
- Brasato alla marchigiana
- Brasato di manzo
- Brasato di manzo con polenta taragna
- Brisket
- Brodetto di pesce
- Bucatini alla Carbonara
- Buglione
- Buglione di agnello
- Cacciagione
- Capesante al gratin
- Capesante al vapore
- Capretto
- Carciofi fritti
- Carne alla brace
- Carne salada trentina
- Carni bianche delicate
- Carni rosse
- Carni rosse in umido
- Carni sapide
- Carni sapide
- Carpaccio di capasanta con limone caviale
- carpaccio di capesante
- Carpaccio di manzo
- Caviale
- Cervo con spezie alpine, pera e marmellata di mirtillo rosso
- Chianina alla brace
- Chiocciole della Val d’Orcia
- Ciauscolo
- Cinghiale alla maremmana
- Cinghiale in umido
- Cioccolato
- Cioccolato fondente con cacao al 90% minimo
- coda alla vaccinara
- Coniglio in porchetta
- Coniglio in salmì
- Coratella d'agnello
- Costolette d'agnello alla griglia
- Costolette di agnello in crosta di pistacchio
- Cotechino con crauti
- Crema di patate con pancetta affumicata
- Crostacei
- Crostata di albicocca
- Crostini con foie gras
- Crudità di pesce
- Curry con pesce bianco e latte di cocco
- Dessert
- Dessert alla frutta rossa
- Fegatini
- Fegato alla veneziana
- Fettuccine al salmi di lepre
- Filetti di coda di rospo al forno
- Filetto di branzino alle erbe
- Filetto di branzino in crosta
- Filetto di carne
- Filetto di cervo al ginepro
- Filetto di Cervo al vino rosso
- Filetto di Maiale con riduzione di Merlot
- Filetto di San Pietro agli asparagi
- Filetto di sogliola arrosto
- Filetto di vitello arrosto
- Finanziera
- Fiorentina alla brace
- Fiorentina alla griglia
- Focaccia e mortadella ai pistacchi di Bronte
- Focaccia, burro e acciughe di Cetara
- Foie gras
- Formaggi a pasta pressata poco stagionati
- Formaggi cremosi a crosta lavata, come Romadur, Appenzeller o Taleggio.
- Formaggi erborinati
- Formaggi freschi
- Formaggi stagionati
- Formaggi stagionati
- Formaggi stagionati a latte crudo
- Formaggio di media stagionatura
- Fregola ai frutti di mare
- frittura di pesce
- Frutti di mare
- Funghi
- Fusilli al ferretto con ragù e salame pezzente
- Gambero rosso e caviale
- Gamberoni alla griglia
- Game
- Gnocchi con fonduta di Bagòss
- Gnocchi con gli orapi (spinaci)
- Gnudi burro e salvia
- Gnummareddi
- Granseola al vapore
- Guancia di maiale brasata
- Gubana
- Gulasch
- Inland main courses
- Insalata d’orzo con coscia di galletto alla salvia
- Insalata di luccio con finocchio
- Insalata di mare
- Lepre in salmì
- Linguine cazole e melecche
- Linguine granchio e pomodorini
- Maccheroncini al ragù marchigiano
- Maiale in crosta
- Maialino nero al forno
- Manzo all'olio
- Manzo in salsa al vino rosso
- Medaglione di cervo con salsa ai frutti di bosco
- Medaglione di salmone alla piastra
- Medaglione di vitello
- Medaglioni di salmone alla mediterranea in crosta di patate
- Milchmuß, Kaiserschmarrn, Strudel di mele o di albicocca e torta di prugne
- Minestra di Fagioli
- Moeche fritte
- Molluschi
- Mozzarella di bufala campana
- Mozzarella in carrozza
- Noodles tailandesi con verdure e gamberi
- Ostriche
- Pad Thai
- Pappardelle ai funghi porcini
- Pappardelle al cinghiale
- parmigiana di melanzane
- Pasta alla norma
- Pasticceria secca
- Pastissada de Caval
- Pecorino di Pienza
- Peperoni cruschi e caciocavallo
- Peposo all'imprunetana
- Pesce
- Piatti vegetariani
- Pici al ragù di Chianina
- Pici al sugo d’oca
- Pici alle briciole di pane
- Pizza
- Pizzoccheri
- Polenta con funghi grigliati
- Polenta taragna
- Pollame
- Pollo al forno con patate
- Pollo in salsa al vino bianco
- Pollo tandoori
- Pollo tikka masala
- Polpette cacio e uova
- Polpo alla luciana
- Polpo scottato su vellutata di ceci
- Primi a base di porcini o tartufo
- Primi di carne
- Primi di pesce
- Primi di terra
- Primi di terra
- Pulled pork
- Ragù di cavallo
- Ragù di cinta senese
- Red Meat
- Ricci di mare
- Risotto agli asparagi
- risotto ai funghi porcini
- Risotto al rosmarino e fegato d’oca
- Risotto all'Amarone
- Risotto alla mela verde con salmerino
- Risotto alla Milanese di Gualtiero Marchesi
- Risotto alla pescatora
- Risotto con capesante e caviale
- Risotto con mele, pecorino e miele
- Risotto con scampi
- Risotto con trota di torrente ed il suo caviale
- Risotto con zafferano e guancia di bue brasata
- Roastbeef
- Rombo al tartufo
- Royale di petto di pollo
- Sagne e fagioli
- Saltimbocca alla romana
- Salumi
- Sapid meat
- Scampi grigliati
- Sciatt
- Secondi di carne bianca
- Secondi di carne rossa
- Secondi di carne rossa
- Secondi di carne rossa
- Secondi di pesce
- Secondi di terra
- Secondi di terra
- Sella di Vitello
- Selvaggina
- Selvaggina
- Selvaggina da piuma
- Seppie al nero
- Sogliola alla mugnaia
- Spaghetti alla Nerano
- Spaghetti alle vongole
- Spaghetto provolone del monaco e vongole
- Spiedino di pesce al forno
- Stinco di Maiale
- Stinco di maiale nero al forno
- Stracci di pasta al ragù fine di vitello
- Strangolapreti alla trentina
- Strascinati con mollica di pane
- Stufati
- Stufato di cinghiale
- Stufato di pecora
- Suprema di pollo
- Suprema di pollo ai finferli
- Sushi e sashimi
- Tagliata di manzo
- Tagliata di tonno rosso
- Tagliatelle ai porcini
- Tagliatelle al tartufo nero
- Tagliere misto di salumi e formaggi della tradizione
- Tagliolini al tartufo
- Tagliolini con asparagi e capesante
- Tagliolini con tartufo bianco
- Tajarin al tartufo
- Taroz
- Tarozz
- Tartare di branzino
- tartare di branzino con caviale
- Tartare di pesce
- Tartare di pesce bianco
- Tartare di ricciola
- Tartare di salmone
- Tartare di tonno rosso
- tartine di foie gras
- Tartufo
- tartufo nero
- Tataki di tonno
- Tempura
- Tonno in crosta di pistacchio
- Torte salate
- Tortelli al ragù bianco di corte
- tortino di porcini e patate con fonduta di Spress
- Trancio di salmone alla griglia
- Trota affumicata all'aneto
- Vincisgrassi
- Vitello
- Zuppa di ceci e porcini
- Zuppa di pesce alla mediterranea
- Zuppe
- Ordina per
Ultimo arrivato in famiglia Conterno, il Barolo Arione è entrato immediatamente e di diritto nell’olimpo di langa con un’interpretazione potente, ed al tempo stesso elegante, di un cru speciale situato al confine meridionale del territorio comunale di Serralunga ed adiacente a Cascina Francia.
Era il 2014 quando Roberto Conterno decise di investire una somma cospicua per acquisire i nove ettari della Vigna Arione dai fratelli Rosso di Castiglione Falletto: ai tempi si parò molto delle cifre coinvolte ma vi è da dire che siamo in langa e nel cuore del Barolo, una zona che vede pochi ettari a disposizione di tante aziende che si contendono giustamente i migliori appezzamenti.
Passano gli anni e si susseguono le generazioni ma la Conterno Giacomo non sbaglia mai un vino, ed infatti sin dall’annata 2015 il Barolo Arione diventa un nuovo cult richiestissimo sul mercato al pari del più storico Barolo Francia.
Arione non si scosta dalla tradizione del territorio e svela da subito una grande eleganza ed intensità, che ci si aspetta vada ad evolvere sempre di più nel tempo.
Di un granato ancora non pieno e fortemente sfumato in rubino, concentrato ma sinuoso nel bicchiere, si apre al degustatore in modo diretto, spaziando da note floreali di viola appassita a frutti di bosco come la mora ed il mirtillo, dalle spezie dolci e tabacco biondo a note minerali e di sottobosco. Anche in bocca è decisamente diretto, potente, mai aggressivo e comunque austero, come da tradizione. Il tannino è corposo, solido, di quello che possono solo migliorare col tempo ma che già ora è raffinato, senza prevaricare. L’acidità è ben bilanciata ed ancora ben presente, la mineralità si avverte bene ma senza disturbare mentre la chiusura è ben prolungata e piacevole nella sua profondità.
Un Barolo con un grande presente ed un grandissimo futuro davanti per chi avrà la pazienza di attenderlo.
AVAILABILITY: In stock
Ultimo arrivato in famiglia Conterno, il Barolo Arione è entrato immediatamente e di diritto nell’olimpo di langa con un’interpretazione potente, ed al tempo stesso elegante, di un cru speciale situato al confine meridionale del territorio comunale di Serralunga ed adiacente a Cascina Francia.
Era il 2014 quando Roberto Conterno decise di investire una somma cospicua per acquisire i nove ettari della Vigna Arione dai fratelli Rosso di Castiglione Falletto: ai tempi si parò molto delle cifre coinvolte ma vi è da dire che siamo in langa e nel cuore del Barolo, una zona che vede pochi ettari a disposizione di tante aziende che si contendono giustamente i migliori appezzamenti.
Passano gli anni e si susseguono le generazioni ma la Conterno Giacomo non sbaglia mai un vino, ed infatti sin dall’annata 2015 il Barolo Arione diventa un nuovo cult richiestissimo sul mercato al pari del più storico Barolo Francia.
Arione non si scosta dalla tradizione del territorio e svela da subito una grande eleganza ed intensità, che ci si aspetta vada ad evolvere sempre di più nel tempo.
Di un granato ancora non pieno e fortemente sfumato in rubino, concentrato ma sinuoso nel bicchiere, si apre al degustatore in modo diretto, spaziando da note floreali di viola appassita a frutti di bosco come la mora ed il mirtillo, dalle spezie dolci e tabacco biondo a note minerali e di sottobosco. Anche in bocca è decisamente diretto, potente, mai aggressivo e comunque austero, come da tradizione. Il tannino è corposo, solido, di quello che possono solo migliorare col tempo ma che già ora è raffinato, senza prevaricare. L’acidità è ben bilanciata ed ancora ben presente, la mineralità si avverte bene ma senza disturbare mentre la chiusura è ben prolungata e piacevole nella sua profondità.
Un Barolo con un grande presente ed un grandissimo futuro davanti per chi avrà la pazienza di attenderlo.
AVAILABILITY: In stock
Una bottiglia storica che contraddistingue la cantina Conterno ormai da tanti anni, da quando, nel lontano 1974, vennero acquistati ed impiantati i 14 ettari di Cascina Francia nel comune di Serralunga d’Alba, 11 dei quali oggi dedicati a Barolo e Riserva Monfortino. Da quel momento ha inizio la storia dei Conterno coltivatori, proprietari terrieri ed imprenditori lungimiranti che hanno fatto la fortuna del Barolo nel mondo.
Un vino iconico, ricercato, apprezzato a livello mondiale per la sua complessità ed ampiezza, spessore e trama nobile.
Il cru di Serralunga è storicamente peculiare, genera vini austeri che hanno bisogno di tempo per smussare la propria potenza ma già che trasmettono una chiara eleganza e finezza legate ad un grandissimo equilibrio che solo mani sapienti ed esperte come quelle di Roberto Conterno permettono di garantire, vendemmia dopo vendemmia.
La degustazione è un’esperienza emozionante che non si dimentica facilmente, già a partire dal comportamento del vino nel calice, protagonista di una danza che asseconda le rotondità del cristallo disegnando archetti dalla perfetta concavità.
Al naso sprigiona da subito la sua ampiezza, spaziando da sentori di ciliegia a frutta rossa di bosco come il ribes, dal sottobosco alle foglie autunnali, dal pellame a note tostate che si accavallano ad una speziatura dolce.
In bocca potente, immediato, verticale ma senza dubbio elegante ed affascinante, assolutamente fine e piacevolmente prolungato, con un finale che accompagna il degustatore ancora per tanto tempo.
AVAILABILITY: In stock
Una bottiglia storica che contraddistingue la cantina Conterno ormai da tanti anni, da quando, nel lontano 1974, vennero acquistati ed impiantati i 14 ettari di Cascina Francia nel comune di Serralunga d’Alba, 11 dei quali oggi dedicati a Barolo e Riserva Monfortino. Da quel momento ha inizio la storia dei Conterno coltivatori, proprietari terrieri ed imprenditori lungimiranti che hanno fatto la fortuna del Barolo nel mondo.
Un vino iconico, ricercato, apprezzato a livello mondiale per la sua complessità ed ampiezza, spessore e trama nobile.
Il cru di Serralunga è storicamente peculiare, genera vini austeri che hanno bisogno di tempo per smussare la propria potenza ma già che trasmettono una chiara eleganza e finezza legate ad un grandissimo equilibrio che solo mani sapienti ed esperte come quelle di Roberto Conterno permettono di garantire, vendemmia dopo vendemmia.
La degustazione è un’esperienza emozionante che non si dimentica facilmente, già a partire dal comportamento del vino nel calice, protagonista di una danza che asseconda le rotondità del cristallo disegnando archetti dalla perfetta concavità.
Al naso sprigiona da subito la sua ampiezza, spaziando da sentori di ciliegia a frutta rossa di bosco come il ribes, dal sottobosco alle foglie autunnali, dal pellame a note tostate che si accavallano ad una speziatura dolce.
In bocca potente, immediato, verticale ma senza dubbio elegante ed affascinante, assolutamente fine e piacevolmente prolungato, con un finale che accompagna il degustatore ancora per tanto tempo.
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Giacomo Conterno è mito e storia, entrambe visceralmente intrecciate al Barolo ed alle eccezionali rese che il Nebbiolo regala al mondo dai cru di Serralunga.
Sarebbe però ingiusto ed inopportuno mettere in secondo piano il fatto che l’acquisto, nel lontano 1974, dei 14 ettari di Cascina Francia nel comune di Serralunga d’Alba portò anche a dedicare parte di tale podere alla Barbera, impiantandone ben tre ettari. Successivamente anche parte del cru Cerretta, acquisito qualche anno addietro dai Conterno, è stato dedicato a tale vitigno protagonista della storia vitivinicola piemontese, a conferma dell’importanza, passione e rispetto verso tale uvaggio.
Premesse eccellenti per un vitigno ed un vino oggi parte fondamentale della storia di questa cantina, che ha dimostrato a tutto il mondo di lavorare sia il Barolo che la Barbera in modo assolutamente unico. Ogni vino è un campione, un fuoriclasse, un’emozione unica e continua e la Barbera d’Alba non si comporta diversamente, anzi, segue diligente la strada della perfezione, oggi tracciata da Roberto Conterno.
Le aspettative di un degustatore messo davanti ad una Barbera sono inevitabilmente diverse in confronto ad un Barolo: tante le ragioni che non staremo qui ad analizzare, ma sebbene le premesse abbiano una loro rispettabilità, Conterno fa saltare il banco proponendo una Barbera complessa, molto lontana dalle aspettative dei più.
E’ un vino che presenta un bouquet olfattivo strutturato ed ampio, che spazia agevolmente dai fiori come la viola ed anche la lavanda, a sentori di frutta rossa in confettura, su tutti il lampone, per poi spostare la percezione del degustatore su spezie dolci e note minerali. Il sorso è fresco e con tannino morbido, sicuramente minerale e ben controbilanciato dalle morbidezze, con impeccabile gestione dell’importante titolo alcolometrico.
Chiusura ancora fresca, fine e persistente, prima di riempire un altro bicchiere e brindare ad una convivialità riacquisita.
AVAILABILITY: In stock
Una leggenda in bottiglia: storicamente il Monfortino ha attirato interesse a livello nazionale e fuori confine per tanti motivi, a partire dalla sua immensa qualità, incredibile longevità ed anzi continua evoluzione in bottiglia con il passare degli anni.
Un prodotto amato e ricercato dagli intenditori, da chi vuol provarlo almeno una volta nella vita, dai collezionisti che non possono non averlo nella propria cantina e dagli investitori, storicamente attratti dalla sua capacità di incrementare il suo valore appena rilasciato sul mercato a fronte di una domanda che supera sempre e di gran lunga l’offerta di circa nove/diecimila bottiglie per annata utile.
Il Monfortino è l’essenza delle Langhe e del Barolo, un classico intramontabile che è ormai parte dell’Olimpo vinicolo mondiale grazie alla sua strenua ricerca della perfezione passando attraverso un rigoroso rispetto della tradizione piemontese.
Un mito iniziato nel 1924 quando fu utilizzato il termine “Monfortino” per la prima volta così da porre l’accento sulla provenienza dall’areale di Monforte d’Alba del Barolo Extra a suo tempo imbottigliato. E’ però dal 1978 che questo vino diventa completo a seguito dell’acquisizione dei quattordici ettari di Cascina Francia da parte dei Conterno e dell’impianto a Nebbiolo, lasciandosi ufficialmente alle spalle il meccanismo dell’acquisto da conferitori (che pur tanto successo aveva portato a questo vino) e lavorando esclusivamente uve proprie.
Oggi le uve del Monfortino provengono generalmente dalle medesime parcelle di vigne con esposizione Sud/Sud-Ovest a 400/450 metri d’altezza. Gli impianti sono mediamente fitti con circa 4000 ceppi per ettaro e su ogni tralcio viene lasciato soltanto un grappolo per circa tre etti di peso.
Le pratiche di cantina sono tradizionali, lunghe e complesse come tramandato da padre a figlio. Oggi se ne occupa Roberto Conterno, interprete della tradizione di famiglia a cui spetta il merito di mantenere sempre lucida l’armatura del Monfortino, capace di resistere a qualsiasi sfida il poliedrico mondo del vino è in grado di porre.
Un vino per il quale sia il possesso che la degustazione rivestono un’accezione esperienziale ed elitaria, che ovviamente fa selezione ed inorgoglisce i fortunati protagonisti.
Si ritiene che consumarla subito sarebbe quasi un crimine ma sicuramente vi è qualcuno disposto a correre il rischio; per tutti gli altri, si sappia che il Monfortino non ha mai fretta e migliora col passare degli anni, possibilmente tanti.
AVAILABILITY: In stock
Una bottiglia storica che contraddistingue la cantina Conterno ormai da tanti anni, da quando, nel lontano 1974, vennero acquistati ed impiantati i 14 ettari di Cascina Francia nel comune di Serralunga d’Alba, 11 dei quali oggi dedicati a Barolo e Riserva Monfortino. Da quel momento ha inizio la storia dei Conterno coltivatori, proprietari terrieri ed imprenditori lungimiranti che hanno fatto la fortuna del Barolo nel mondo.
Un vino iconico, ricercato, apprezzato a livello mondiale per la sua complessità ed ampiezza, spessore e trama nobile.
Il cru di Serralunga è storicamente peculiare, genera vini austeri che hanno bisogno di tempo per smussare la propria potenza ma già che trasmettono una chiara eleganza e finezza legate ad un grandissimo equilibrio che solo mani sapienti ed esperte come quelle di Roberto Conterno permettono di garantire, vendemmia dopo vendemmia.
La degustazione è un’esperienza emozionante che non si dimentica facilmente, già a partire dal comportamento del vino nel calice, protagonista di una danza che asseconda le rotondità del cristallo disegnando archetti dalla perfetta concavità.
Al naso sprigiona da subito la sua ampiezza, spaziando da sentori di ciliegia a frutta rossa di bosco come il ribes, dal sottobosco alle foglie autunnali, dal pellame a note tostate che si accavallano ad una speziatura dolce.
In bocca potente, immediato, verticale ma senza dubbio elegante ed affascinante, assolutamente fine e piacevolmente prolungato, con un finale che accompagna il degustatore ancora per tanto tempo.
AVAILABILITY: In stock