Per il Rosé di Tenuta Montenisa, le uve, attentamente selezionate in vigna, all’arrivo in cantina sono sottoposte a una soffice pressatura. Il mosto ‘fiore’, ottenuto dalla prima spremitura, è trasferito in serbatoi di acciaio dove ha luogo la prima fermentazione. Il vino viene poi imbottigliato e ha inizio la magia: la seconda fermentazione e la creazione delle bollicine, qui rimane a contatto con i lieviti per un lungo periodo di tempo.

Nel calice il vino ci conquista immediatamente per la sua spuma cremosa e il colore buccia di cipolla scarico, esaltato da un perlage sottile e raffinato. Al naso il profumo è deciso, che contraddistingue il Pinot Nero; rivela note di fragola, ciliegia, frutti di bosco e melograno. Grazie alla seconda fermentazione in bottiglia e all’affinamento sui lieviti di 24 mesi emergono anche cenni di pasticceria. All’assaggio risulta elegante ed equilibrato, dal sorso fresco e fragrante, con la tipica vivacità del Brut.