A volte non conta la meta, quanto il viaggio.

È un po’ questa la metafora che si nasconde dietro al Troy, il cui significato è “sentiero”, nell’antica lingua locale. E di strada ne ha fatta in tutti questi anni la Cantina Tramin, entrando di diritto tra le cime dell’enologia altoatesina.

Il suo Troy è uno Chardonnay che svetta tra i grandi bianchi del territorio, per quella verticalità che soltanto un terroir alpino sa dare.

La vendemmia viene fatta a mano controllando ogni singolo acino. L’uva arriva in cantina in piccoli contenitori e viene delicatamente pressata con i raspi. Sia la fermentazione alcolica che la fermentazione malolattica avvengono in barriques, dove resta per 11 mesi sui lieviti. Successivamente il vino è travaso in contenitori di acciaio per un’ulteriore maturazione sui lieviti di 22 mesi. Il vino matura ulteriori 4 mesi in bottiglia.

Il colore è giallo paglierino tendente al dorato, naso floreale e agrumato, frutta tropicale, camomilla e una nota balsamica, con un leggero richiamo alle mandorle e nocciole tostate. In bocca gioca tra morbidezza e freschezza. Uno Chardonnay che col tempo evolverà verso aromi più marcatamente tropicali, mango, melone e banana, con qualche accenno tipicamente minerale, quasi salino. Finale lungo e succosi, sui toni minerali e freschi.

Il sentiero ci porta in alto, con questo Chardonnay. Difficile, dopo averlo assaggiato, tornare indietro.

Prodotto in solo 180 magnum per l’annata 2021.