Il Brunello di Montalcino di Castello Romitorio è l’orgoglio dell’azienda, frutto di più di trent’anni di lavoro in armonia con la natura nel terroir di Montalcino.

Azienda con un team di esperti attento a studiare e salvaguardare il territorio e le tradizioni di Montalcino, infatti tutte le operazioni sono svolte in modo meticoloso, con particolare attenzione ad ogni singolo appezzamento, per esaltare poi nel vino il terroir tipico di ogni zona e altitudine.

Le uve destinate al Brunello provengono da vigne sul versante nord-ovest di Montalcino, include sia vigneti vecchi che più giovani e sono accuratamente selezionate.

La vinificazione del mosto avviene in acciaio, poi spostato in legno di rovere per minimo 24 mesi ad affinare, prima di essere imbottigliato, dove rimane ancora per minimo 4 mesi prima di essere commercializzato.

In degustazione il vino si presenta di color rosso granati. Al naso il bouquet è concentrato con note di frutta matura ed essiccata, floreali di viola, sentori sfumati di erbe e note terrose, aromi terziari di caffè, tabacco, pelle e spezie, un accenno minerale. In bocca si percepisce la complessità e la concentrazione degli aromi, dai tannini decisi ma ben in equilibrio grazie al sorso fresco, vino con un finale lungo.

Un vino profondo che rispecchia la nuova visione di Castello Romitorio, che decide di puntare in alto a vini di estrema eleganza e dal carattere territoriale, classici ma rappresentativi.

Il Brunello da assaggiare di rito, prima di approcciarsi ai più impegnativi Riserva e Filo di Seta.

Etichetta: rappresenta un centauro all’interno di una stanza piena di oggetti e forme. Una corda d’oro tiene tutto insieme, come se fosse una briglia che unisce e armonizza tutta la composizione. I colori e le forme ricordano Siena e il famoso Palio Senese. Quest’opera venne dipinta appositamente per il ristorante dello Chef Tony May, Palio Restaurant, a New York. Il centauro rappresenta la dualità, il paradosso e infine l’incontro tra l’uomo e la natura. La natura è il caos, e l’uomo vive con lo scopo di darle un ordine razionale. Questa è esattamente l’essenza del lavoro che viene svolto in vigna e successivamente in cantina. Le viti sono per natura indomite, mentre il produttore seleziona le piante, il tipo di allevamento e veglia pazientemente sulla vigna per permetterle di produrre i suoi frutti più belli. “Per creare un grande Brunello è necessario comprendere tutte le sfaccettature e le sfumature del Sangiovese”.