Descrizione
La storia in una bottiglia.
Parlare di Chateau d’Yquem e dell’omonimo, iconico vino colonna portante dell’enologia francese e mondiale è sempre difficile, le parole rimangono sempre distanti dalle emozioni che trasmette questo nettare nella bottiglia, nel versarlo, nel rotearlo lento nel calice ed infine nel degustarlo.
Si ha quasi un timore reverenziale nell’approcciarlo, nel toccare con mano una storia iniziata secoli addietro, quando la regione di Bordeaux non apparteneva neanche alla Francia bensì alla Corona d’Inghilterra.
Una pratica enologica incentrata sull’appassimento in pianta unica nel suo genere, sicuramente raffinata nel tempo ma già studiata e messa su carta nel XVI secolo a corollario di altri studi sul territorio girondino nel quale l’autunno genera condizioni particolari nelle quali si sviluppa la muffa nobile.
Gli autoctoni acini di Semillon ed del monolitico Sauvignon Blanc si lasciano quindi attaccare dalla Botrytis ed asciugare del loro succo, lasciando all’interno degli acini avvizziti un eccezionale contenuto zuccherino, chiave della preparazione della cuvee finale.
Più vendemmie son servite a produrre questo nettare figlio di un’annata considerata eccellente: ben 4 tries sono state necessarie per completare la raccolta tra il 27 Settembre ed il 4 Novembre 2006, prima di iniziare una lunga fermentazione terminate naturalmente dopo circa 6 settimane e quindi il periodo di affinamento in barriques di primo passaggio.
Un millesimo importante, con un grandissimo futuro davanti ma che già si concede al nostro sguardo con un color dorato intenso che vira all’ambrato, una grande complessità ed armonia olfattiva fatta di sfumature che spaziano dalla frutta essiccata e candita, anche esotica, alle spezie, al miele ed al caramello, pur mantenendo una splendida freschezza ed una dolcezza di cui non si potrà più fare a meno. Giovane ,ma già meritevole del massimo rispetto come da tradizione d’Yquem.