30 ettari in un unico appezzamento, situato su una delle cime più alte della riva sinistra della Garonna, danno vita allo Château Haut-Bailly: i suoli sono composti da sabbie e ghiaie del periodo terziario, con un sottosuolo ricco di faluns—sedimenti marini fossilizzati—gli conferiscono una mineralità e freschezza distintive.

Ulteriore tratto distintivo all’interno dell’appezzamento è una parcella di quattro ettari di viti centenarie, piantate a piede franco, che ospita sei varietà: Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc, Petit Verdot, Malbec e Carménère. Queste viti, alcune delle più antiche della regione, rappresentano un patrimonio genetico inestimabile e forniscono un contributo ineguagliabile alla complessità del vino.

La vendemmia è manuale, con una selezione rigorosa dei grappoli e la fermentazione avviene in vasche di cemento e acciaio inox, seguita da un affinamento di 14-16 mesi in barrique di rovere francese, con una percentuale di legno nuovo che varia tra il 50% e il 60%, a seconda dell’annata. ​

L’assemblaggio è un processo meticoloso che coinvolge l’intero team tecnico, guidato da Véronique Sanders e Gabriel Vialard, con la consulenza di esperti enologi. L’obiettivo è creare un “vin de lieu” che rifletta l’essenza del terroir e l’identità dell’annata.

Eleganza e finezza caratterizzano Château Haut-Bailly fin dal naso: aromi complessi di frutti rossi maturi si alternano a spezie dolci e note floreali. Al palato presenta una struttura armoniosa con tannini setosi, una freschezza vivace e una lunga persistenza. La sua capacità di invecchiamento lo rende un vino ideale per collezionisti e appassionati.