Percristina è il testamento lasciato da Domenico Clerico al mondo del vino, una estremizzazione del Barolo che difficilmente si può trovare tra i tanti capolavori che le Langhe ci mettono a disposizione di vendemmia in vendemmia.

Un qualsiasi esperto di questa zona vinicola potrà confermare come sia raro “tirare il collo” al Nebbiolo così tanto prima di uscire sul mercato, e solo una forte motivazione, alla cui base vi è purtroppo un evento fortemente negativo, poteva motivare Domenico Clerico e la moglie Giuliana a creare il loro Barolo più importante, in grado di sfidare il tempo.

Prodotto con uve accuratamente selezionate e provenienti da un singolo ed omonimo vigneto ubicato nel cru Mosconi di Monforte d’Alba a circa 390 metri d’altezza, esposizione a meridione e tessitura limo-argillosa, Percristina viene elaborato soltanto nelle annate migliori e segue un rigido protocollo di affinamento e maturazione lungo ben dieci anni, per metà in legno.

Rese minime, attenzione esemplare alle pratiche in vigna così da estrarre tutto il potenziale di uve da vigne con età variabile tra 50 e 60 anni, un allevamento basato su amore e dedizione: questo (ed altro) alla base di questo capolavoro enologico.

Consistente e di un rosso granato intenso nel bicchiere, Percristina ha un attacco diretto ed energico, che alla frutta di bosco rossa e nera, anche sotto spirito, alterna spezie, cannella, cacao amaro, note vanigliate e di fiori secchi. Austero, elegante e robusto al sorso, presenta tannini finemente cesellati, un’acidità ancora viva, ed mineralità mai invadente, chudendo con una gradevole ed elegante persistenza un sorso assolutamente fine e raffinato.

Percristina è un vino raro, prodotto solo quando le uve sono di qualità eccezionale e quindi in quantità limitata: una splendida dedica familiare cui val la pena unirsi facendolo proprio o degustandolo in occasioni importanti.