L’etichetta scritta a mano in caratteri giapponesi dalla moglie di Frank Cornelissen, Aki, lascia un po’ trapelare il significato che ha questo vino per l’intera azienda: la massima espressione di autenticità, assenza di compromessi e complessità che può esprimere il Nerello Mascalese sull’Etna.
Ci troviamo nella mitica contrada Barbabecchi, alla bellezza di 910m sul livello del mare, e se aggiungiamo un “1” davanti a questo numero, arriviamo all’anagrafe dell’impianto, 1910.
L’esposizione a nord-est permette alle viti, in maggioranza secolari e a piede franco, di ricevere i primi raggi del sole, quelli piu’ freschi: la più accurata selezione di queste ultime, solo nelle annate in cui raggiungono la piena maturazione fenolica, viene destinata a questo caposaldo dell’enologia italiana.
Come per il resto della produzione, anche nel caso del Magma vi è totale assenza di legno in cantina: dopo i circa 50 giorni di macerazione con soli lieviti indigeni, questo nettare passa in vetroresina per circa diciotto mesi, per poi passarne altrettanti in bottiglia.
Grande personalità e finezza per un vino che ha dato un contribuito determinante a fare dell’Etna il terroir ambito che è oggi. Mastodontico.
Solo 90 le magnum prodotte nell’annata 2019!