Aprire e degustare una bottiglia di Masseto è un’esperienza unica, un vino che racchiude in sé una rara combinazione di opulenza barocca e classica eleganza.
Masseto prende il nome dai duri blocchi di argilla blu, detti “massi”, che si formano sulla superficie del vigneto. Il 2018 è stato un anno di svolta nella storia di questo vino, infatti è stata completata l’attesissima cantina Masseto, giusto in tempo per la vendemmia 2018, per dare a questo vino la casa che meritava, un luogo con una propria identità architettonica, studiata in ogni dettaglio.
L’annata in corso di Masseto, la 2016, è stata un’annata così perfetta da rappresentare uno dei punti salienti della storia trentennale del vino. Masseto 2016 è dotato di una concentrazione e una precisione che non possono passare inosservate. Un’annata da manuale per il Masseto, e non solo, con un clima costiero tipicamente toscano che ha visto una stagione vegetativa asciutta e soleggiata, con tanto sole e giuste precipitazioni per una perfetta maturazione.
Il vino si presenta nel bicchiere con un colore rosso cupo particolarmente intenso, dopo la roteazione le lacrime scendono talmente lentamente che sembrano non volersi staccare dal bicchiere. Il bouquet è intenso e complesso, come in tutte le grandi annate, ecco in prima battuta i sentori di frutta scura e matura, ciliegie, more, mirtilli, prugne, datteri freschi, si fonde con sottili note di cacao, torrefazione, spezie mediterranee e un finale etereo e balsamico. In bocca è talmente avvolgente da sembrare un succo. Un vino che si sviluppa in maniera orizzontale, con una struttura ricca, tannini morbidi e setosi. Il sorso è fruttato, avvolgente, saporito, quasi voluttuoso e vibrante, la freschezza è ben presente con un finale lunghissimo. Un calice che, se assaggiato una volta, è veramente difficile poterlo scordare, una vera icona di come dovrebbe essere un Merlot in purezza.