Produttore:

Barolo Riserva Monfortino 2015

1.000

/
200.000

Esaurito

Esaurito

Formato:

0.75 l

Tipo:

Rosso

Paese:

Italia

Regione:

Piemonte

Denominazione:

Barolo DOCG

Uvaggio:

Nebbiolo 100%

Gradazione Alcolica:

15%

Temperatura di servizio:

18/20°C

Annata:

2015

Descrizione

Una leggenda in bottiglia: storicamente il Monfortino ha attirato interesse a livello nazionale e fuori confine per tanti motivi, a partire dalla sua immensa qualità, incredibile longevità ed anzi continua evoluzione in bottiglia con il passare degli anni.

Un prodotto amato e ricercato dagli intenditori, da chi vuol provarlo almeno una volta nella vita, dai collezionisti che non possono non averlo nella propria cantina e dagli investitori, storicamente attratti dalla sua capacità di incrementare il suo valore appena rilasciato sul mercato a fronte di una domanda che supera sempre e di gran lunga l’offerta di circa nove/diecimila bottiglie per annata utile.

Il Monfortino è l’essenza delle Langhe e del Barolo, un classico intramontabile che è ormai parte dell’Olimpo vinicolo mondiale grazie alla sua strenua ricerca della perfezione passando attraverso un rigoroso rispetto della tradizione piemontese.

Un mito iniziato nel 1924 quando fu utilizzato il termine “Monfortino” per la prima volta così da porre l’accento sulla provenienza dall’areale di Monforte d’Alba del Barolo Extra a suo tempo imbottigliato. E’ però dal 1978 che questo vino diventa completo a seguito dell’acquisizione dei quattordici ettari di Cascina Francia da parte dei Conterno e dell’impianto a Nebbiolo, lasciandosi ufficialmente alle spalle il meccanismo dell’acquisto da conferitori (che pur tanto successo aveva portato a questo vino) e lavorando esclusivamente uve proprie.

Oggi le uve del Monfortino provengono generalmente dalle medesime parcelle di vigne con esposizione Sud/Sud-Ovest a 400/450 metri d’altezza. Gli impianti sono mediamente fitti con circa 4000 ceppi per ettaro e su ogni tralcio viene lasciato soltanto un grappolo per circa tre etti di peso.

Le pratiche di cantina sono tradizionali, lunghe e complesse come tramandato da padre a figlio. Oggi se ne occupa Roberto Conterno, interprete della tradizione di famiglia a cui spetta il merito di mantenere sempre lucida l’armatura del Monfortino, capace di resistere a qualsiasi sfida il poliedrico mondo del vino è in grado di porre.

Un vino per il quale sia il possesso che la degustazione rivestono un’accezione esperienziale ed elitaria, che ovviamente fa selezione ed inorgoglisce i fortunati protagonisti.

Si ritiene che consumarla subito sarebbe quasi un crimine ma sicuramente vi è qualcuno disposto a correre il rischio; per tutti gli altri, si sappia che il Monfortino non ha mai fretta e migliora col passare degli anni, possibilmente tanti.

Bottiglie consigliate