Alzero 2011

295

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59.000

Esaurito

Esaurito

Descrizione

Solo nominando Giuseppe Quintarelli si pensa già alla perfezione dei vini figli della terra di Valpolicella: Amarone, Superiore, Recioto e poi Rosso del Bepi, Primofiore, Bianco Secco. E’ però imprescindibile ricordare che Quintarelli, da grandissimo uomo di terra e di cantina che era, seppur saldamente ancorato alle tradizioni della sua terra, ne vedeva anche delle potenzialità nascoste ai più. L’aver reso immenso l’Amarone non l’ha mai fermato dallo sperimentare e guardare al futuro, alle nuove sfide dell’enologia legate al confronto su mercati internazionali ed al progressivo modificarsi dei gusti delle nuove generazioni. Tra i primi ad introdurre vitigni alloctoni italiani ed internazionali in Valpolicella, con uno studio costante ed una visione ampia dell’enologia in grado di superare i confini locali, ci regala oggi un taglio bordolese in stile veronese assolutamente unico.

Nato da una parcella dimenticata, poi ripresa e portata alle massime rese dei Cabernet e del Merlot, a 350 metri d’altezza in territorio di Negrar, su terreni calcareo-basaltici, Alzero è un “amarone bordolese” nel senso che le più famose uve rosse girondine seguono un percorso simile a Corvina & co. dalla vigna alla botte.

Dopo una vendemmia manuale a cavallo della fine di Agosto, come nel caso dell’Amarone, le uve vengono poste su graticci e cassette di legno in fruttaio, dove comincia un lento appassimento fino alla fine dell’anno. Avviene tutto molto lentamente, senza fretta: d’altronde bisogna pur fare uno dei migliori e forse meno noti rossi italiani, serve pazienza e massima cura durante la fasi di pigiatura, fermentazione e macerazione prima del (primo) passaggio in botte e l’affinamento naturale per cinque lunghi anni.

La degustazione conferma come si abbia in mano un grandissimo vino, diverso dall’Amarone sia come colore, concentrazione e naso ma ampio in tutte le sue sfumature e dal finale molto lungo che ben lo adatta anche alla meditazione.

Alzero viene prodotto in poche bottiglie, in genere meno di 5000 e solo nelle annate di alta resa qualitative, come la 2011. Impossibile, quindi, non custodirlo gelosamente nella propria collezione, proprio come il francobollo dedicato a Bepi Quintarelli dalla Repubblica di San Marino nel 2005.

Bottiglie consigliate