Nato nel 1989 come blend di diverse varietà, dal 2001 ha abbracciato completamente il Cabernet Franc in purezza, diventando una delle più grandi rivoluzioni di Le Macchiole e dell’intera denominazione di Bolgheri. Iniziamo col dire che il nome “Paleo” non ha nulla a che vedere con la preistoria: deriva infatti da una graminacea selvatica che cresce spontanea lungo la costa toscana, un omaggio alla natura incontaminata che circonda l’azienda.

Le sue vigne si estendono su suoli con una composizione variabile tra argilla, limo e presenza di scheletro, offrendo al Cabernet Franc un habitat perfetto per sviluppare finezza ed espressività.

Fermentazione e macerazione avvengono per circa 25 giorni in vasche di cemento, permettendo un’estrazione delicata e naturale, mentre l’affinamento si sviluppa per un periodo di circa 16 mesi in una combinazione di barrique nuove, botti troncoconiche da 12 hl e anfore in gres, una scelta che conferisce al vino struttura, equilibrio ed estrema raffinatezza.

Con il suo colore rubino intenso e profondo, il Paleo in degustazione ci conquista immediatamente con un bouquet ampio e complesso, con note di frutti neri maturi, ribes, grafite, pepe nero, erbe aromatiche e un accenno balsamico. Al palato è un’esplosione di eleganza e carattere: l’ingresso è vellutato, con tannini cesellati e un’energia vibrante, mentre la freschezza accompagna un finale lungo e avvolgente, con richiami di spezie e tabacco dolce.

Capace di evolversi magnificamente nel tempo, Paleo è un assoluto benchmark per il Cabernet Franc in Italia.