La storia di Venezia in un sorso.

Ebbene si, Venissa è un vino unico sotto tutti gli aspetti, in primis perché racconta la storia vitivinicola veneziana, risalente ad oltre 2500 anni fa (persino in Piazza San Marco c’era una vigna!), e di un suo vitigno autoctono, la Dorona, che deve il nome al colore dorato del suo vino, per secoli oggetto di vanto dell’aristocrazia locale.

Frutto di un metodo di produzione tradizionale, che prevede lunghe macerazioni sulle uve, Venissa è un bianco con il corpo e la struttura di un rosso, pronto ad una lunga evoluzione nel tempo.

Questo vino gode di fama internazionale grazie alle sue unicità organolettiche: la Dorona, che nel corso dei secoli si è adattata alla salinità della laguna, e l’alto contenuto di sodio nel terreno dell’isola di Mazzorbo conferiscono a Venissa una mineralità sorprendente.

26 giorni di macerazione sulle bucce e 4 anni di affinamento in vasche di cemento.

Venissa Bianco è di un colore dorato profondo, in cui le note iodate appaiono già al naso, accompagnate da sentori di frutta a polpa gialla, buccia d’agrume, frutta secca e tabacco biondo. Al palato la sapidità entra in perfetto equilibrio con la morbidezza e la mineralità. Il sorso, strutturato e pieno, ma anche fresco e vivace, supportato dalla trama tannica, è accompagnato da sentori di camomilla e spezie. Una chiusura lunghissima e sapida, per un vino che emoziona sin da ora, ma ancora meglio con l’invecchiamento. Un mix sensoriale, visivo e gusto-olfattivo, estremamente coerente e coinvolgente.

Unica anche l’etichetta: una foglia d’oro la cui fisionomia cambia a seconda dell’annata ed è lavorata a mano  dall’ultima famiglia a portare avanti una tradizione artigianale impressa nel loro stesso nome, “Battiloro”!

3136 le “mezze” bottiglie prodotte nel formato tipico di Venissa da 500 cl.